Ragade anale

COS’ E’ LA RAGADE ANALE?

La ragade anale è una piccola ferita a livello del canale anale che causa dolore e sanguinamento durante l’evacuazione. Le ragadi sono comuni nella popolazione generale e spesso sono confuse con altre affezioni della zona anale, come ad esempio le emorroidi.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA RAGADE ANALE?

Le ragadi anali tipicamente causano un dolore acuto durante la defecazione, che può durare da qualche minuto fino a qualche ora.

I pazienti possono notare inoltre delle perdite di sangue rosso vivo durante l’evacuazione. Alcuni pazienti affetti da ragade possono avere un lieve dolore o nessun dolore nel periodo intercorrente tra due evacuazioni.

Alcuni pazienti hanno timore di evacuare e cercano di ritardare l’evacuazione a causa del dolore.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA RAGADE ANALE?

Le ragadi sono solitamente causare da un traumatismo del canale anale durante l’evacuazione o da altri tipi di distensione del canale anale.

Il passaggio di feci dure e poco idratate è la causa principale, ma anche feci molli e diarrea possono causare le ragadi.

I pazienti con sfinteri anali ipertonici che restringono il diametro del canale anale sono più soggetti a sviluppare ragadi.

Solitamente di considera che la contrattura dello sfintere anale causi un inadeguato flusso sanguigno a livello della ragade, impedendone la guarigione.

I trattamenti per la ragade anale sono volti ad ammorbidire le feci e a rilassare lo sfintere anale, in modo da favorire la cicatrizzazione della ferita.

D’altro canto, cause meno comuni di ragade anale includono malattie infiammatorie, alcune infezioni anali e il cancro.

Le ragadi anali possono essere acute (di recente insorgenza) o croniche (presenti da tempo).

Le ragadi croniche sono più difficili da trattare.

Le ragadi anali croniche molto spesso si presentano associate ad escrescenze della pelle (skin tags) o a tessuto ridondante all’interno dell’ano (papilla ipertrofica).

QUAL E’ IL TRATTAMENTO DELLE RAGADI ANALI?

La maggior parte delle ragadi anali non richiede un intervento chirurgico.

Il trattamento più semplice della ragade anale consiste nell’ammorbidire le feci, in modo da ottenere l’evacuazione di feci morbide ma formate, mediante una dieta ricca di fibre e supplementi di fibre (25-35 g di fibre al giorno).

Emollienti fecali in associazione ad un aumento dell’apporto idrico giornaliero sono necessari per favorire la formazione di feci morbide e quindi promuovere il processo di guarigione.

Farmaci topici (pomate) e semicupi tiepidi ( bagni o bidet) per 10-20 min più volte al giorno sono prescritti per favorire il rilassamento degli sfinteri e quindi aiutare la cicatrizzazione.

Altri farmaci in pomata (ad esempio nitroglicerina, nifedipina, diltiazem) possono essere prescritti per allentare la tensione dello sfintere anale . Queste pomate sono disponibili in commercio o in alcuni casi possono essere preparati in farmacie specializzate (galenici).

Il vostro chirurgo di fiducia potrà elencarvi i benefici e gli effetti collaterali di questi farmaci.

I farmaci oppioidi non sono consigliati in caso di ragade anale perché causano stitichezza.

Le ragadi croniche sono più difficili da trattare con i farmaci e il chirurgo potrebbe proporvi un intervento per risolvere il problema.

LE RAGADI POSSONO RECIDIVARE?

Le ragadi recidivano facilmente, ed è molto frequente che una ragade perfettamente cicatrizzata si riapra in seguito al passaggio di feci molto dure o a causa di altri traumi locali.

Anche quando il dolore e il sanguinamento si sono risolti, è molto importante mantenere le feci morbide conducendo uno stile di vita che comprenda una dieta ricca di fibre e acqua.

Se il problema si verifica nuovamente, senza apparenti cause scatenanti, è opportuno eseguire una rivalutazione dal proprio medico.

COSA SI PUO’ FARE SE LA RAGADE NON GUARISCE?

Una ragade che non guarisce con il trattamento medico e con una corretta alimentazione dovrebbe essere rivalutata dal medico.

Stipsi cronica con feci dure, cicatrici o spasmi dello sfintere anale interno concorrono a ritardare la guarigione della ragade.

Altre patologie, come malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn), infezioni o cancri dell’ano in alcuni rari casi possono dare dei sintomi simili alle ragadi anali.

I pazienti che presentano un dolore anale cronico devo essere valutati per escludere queste problematiche per cui a volte è necessario procedere ad una colonscopia od a una visita proctologica in anestesia.

QUALI SONO I TRATTAMENTI CHIRURGICI?

I trattamenti chirurgici per la ragade anale comprendono l’iniezione di tossina botulinica (Botox) a livello dello sfintere anale o il taglio di una porzione dello sfintere anale interno (sfinterotomia laterale interna). I due trattamenti possono essere eseguiti solitamente in regime di day hospital o ambulatoriale.

L’obiettivo di questi trattamenti chirurgici è quello di promuovere un rilassamento sfinteriale, in modo da ridurre il dolore anale e lo spasmo muscolare, permettendo alla ragade di guarire.

Le iniezioni di botulino (Botox) hanno una percentuale di successo tra il 50 e l’80%, mentre la sfinterotomia permette la guarigione della ragade in più del 90% dei casi. La sfinterotomia potrà essere eseguita a livello della commissura posteriore, dopo l’asportazione della ragade. In questi casi l’ultimo tempo della procedura è un anoplastica mucosa per favorire la guarigione della ferita.

Tutti gli interventi chirurgici comportano dei rischi; in rarissimi casi la sfinterotomia può causare incontinenza ai gas o alle feci.

Il vostro proctologo discuterà i benefici e gli effetti indesiderati delle varie opzioni chirurgiche con voi, valutando quale sia l’intervento più adatto alla vostra situazione.

QUANTO DURA LA CONVALESCENZA DOPO L’INTERVENTO?

E’ importante ricordare che la completa cicatrizzazione della ragade, sia con trattamento medico sia dopo l’intervento chirurgico, richiede circa 6-10 settimane.

La maggior parte dei pazienti è comunque in grado di ritornare al lavoro e di riprendere le proprio normali attività pochi giorni dopo l’intervento.

LE RAGADI ANALI POSSONO CAUSARE UN CANCRO DEL COLON?

Assolutamente no. La persistenza dei sintomi comunque necessita di un’attenta valutazione poiché altre patologie possono causare sintomi simili a quelli della ragade anale.

Il vostro chirurgo può richiedere esami aggiuntivi, anche se la ragade è guarita con successo, ad esempio una colonscopia potrebbe essere prescritta per valutare altre cause di sanguinamento rettale.